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Tra le incisioni rupestri tracciate dai boscimani sui monoliti che punteggiano le sponde settentrionali dello Zambesi, qualcuno ha inciso rozzamente una scritta: VV ad 1294. Quei segni tracciati nella pietra, riscoperti da uno studioso italiano, sono la chiave di un enigma mai risolto: il destino dei due fratelli genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi che, due secoli prima di Colombo, partirono alla ricerca di una nuova via per le Indie. Una storia che corre a ritroso nel tempo e comincia nel 1284, con la battaglia della Meloria. Affascinati dai racconti di un prigioniero francese e dalla leggenda del Prete Gianni, i fratelli genovesi, al comando di due navi e di un variopinto equipaggio, dirigono la prua oltre le Colonne d'Ercole. Dopo aver veleggiato lungo le coste inesplorate dell'Africa Occidentale, scompaiono nel nulla. Inghiottiti dal passato insieme ai segreti del loro viaggio. A metà strada tra verità storica e finzione, riemerge dal cuore del Continente Nero una storia d'avventura tra pirati, commercianti di schiavi, popolazioni misteriose e leggendari personaggi che nascondono tesori più preziosi del Sacro Graal.